Questo percorso si snoda, inizial¬mente, tra un fittissimo bosco di abeti e larici per poi arrivare a dei panoramici pascoli d'alta quota, paradiso di flora. Alla M.ga La Busa, ormai abbandonata, esiste un vero giardino naturale di fiori ed erbe balsamiche. Percorrendo questo sentiero ed osservando il luogo di incomparabile bellezza veniamo affascinati e sopraffatti da questa grande lezione di vita che la natura silenziosa ed umile espone ai nostri occhi.
L'azzurro del laghetto evoca figure leggendarie. I folletti, che ne popolavano le vicine grotte, vivevano in perfetta armonia con il montano popolo di allora, a patto che nessuno cercasse di scoprire il segreto da loro racchiuso nelle profonde feri¬toie del M.te Alto. Una triste notte dei giovani pastori venirono meno al patto e, spinti da enorme curiosità, coraggiosamente si calarono nelle buie grotte, sognando delle enormi ricchezze nascoste. I folletti si accorsero delle estranee presenze e, adirati, rinchiusero magicamente anima e corpo degli sfortunati giovani nelle rocce che circondavano il laghetto. A nulla valsero le lunghe ricerche dei pa¬stori e lo straziante pianto di perdono delle loro mamme. Da quella notte dei folletti del Léc Dei Giai e dei segreto delle grotte non si seppe piú nulla.
Negli anni '80 i gruppi di speleologia di Belluno e Trieste cercarono di raggiungere il fondo di queste grotte, ma dopo 600 m. di impressionante discesa si arresero! |
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